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lunedì 19 dicembre 2016

E.S.C. - Emily Sporting Club, di Andrea Zappaterra


E.S.C. - Emily Sporting Club

Di Andrea Zappaterra

Dissacrante e dissacratorio, ironico e conturbante, accattivante e trasgressivo, questo in quattro parole il bel lavoro di Emily Sporting Club.
Un ottimo Pop/Rock/NewWave elettronico con sfumature Prog che fa da contorno ai testi delle canzoni, 9 brani - Postoristoro, Emily Sporting Club, Piedi inversi, Boy, Del lavoro, Hangover, 2Mars, Autobahn, Più di così (non se ne può) - da ascoltare attentamente, carichi di energia  e di ritmo nonché di effetti elettronici e ottimi arrangiamenti.

Ma c’è di più:
Comunicazione a 360°, un concerto live, electro live set e allestimento teatrale con la regia di Gabriele Tesauri , uno spettacolo multimediale e polimediale unico: la band è immersa in una video-proiezione; attori e performer interagiscono spostando il punto di vista e la prospettiva del "messaggio" per non relegare chi segue lo spettacolo ad un ruolo passivo.

Abbiamo pensato di iniziare frequentando i luoghi e le situazioni di un autore a noi molto caro: Pier Vittorio Tondelli. Lo stesso nome che abbiamo scelto vuol esserne un tributo: Emily Sporting Club. Da qui siamo partiti per scrivere brani che alternassero (o mescolassero) suoni taglienti, crudi, delicati, sognanti, diretti e testi che cercassero di fotografare e raccontare storie e situazioni attuali con qualche incursione e sguardo verso quel periodo, quasi a dimostrare che, a volte, cambiano le situazioni ma non i temi. Anche le sonorità, in alcuni casi, vogliono riecheggiare quel periodo. Ci siamo divertiti a chiamarli <concerti in video-emersione”.

Chi compone E.S.C.:

Elisa Minari - Basso
Nicola Pulvirenti - Voce
Alfredo De Vincentiis - Elettronica; Batteria;
Silvio Valli – Chitarre



La storia degli E.S.C.
Gli E.S.C. sono Nicola Pulvirenti (voce e testi) Silvio Valli (chitarre) Alfredo de Vincentiis (batteria ed elettronica), Elisa Minari (basso) Nicola, Silvio ed Elisa facevano parte del gruppo Akrasia negli anni '90, e tornano a suonare insieme dopo un lungo periodo di separazione musicale. Il proposito è quello di allestire un omaggio alla musica d'autore italiana. Alla batteria viene chiamato Alfredo (già arrangiatore e produttore di vari progetti) con cui Elisa collabora già da alcuni anni. Le esperienze dei singoli musicisti maturate fino a quel momento sono svariate: tra la tanta attività e ingaggi live in giro per l'Italia si contano anche collaborazioni con artisti italiani (tra cui Nomadi, Valeria Rossi, Baccini, Freak Antoni) oltre a diversi album in studio per progetti indipendenti. E' forse proprio tutto il vissuto alle spalle di ciascun componente, dopo anni di musica riprodotta, interpretata, arrangiata e creata, che i quattro abbandonano la strada della cover d'autore per intraprendere un viaggio diverso, personale, conscio e coraggioso.
Il progetto ESC  - parole loro - prende vita da una volontà di riconoscenza e di condivisione, nate da una rilettura di Altri Libertini, il primo romanzo di Pier Vittorio Tondelli. La riconoscenza è per questo scrittore che ha donato alla nostra generazione un immaginario letterario: grazie alle pagine scritte da Pier hanno preso una forma poetica le strade, le musiche e le relazioni che abbiamo vissuto. A tanti anni di distanza Altri Libertini racconta un'età di passaggio, un'età di fuga, un momento di crisi attraverso un linguaggio universale che è quello dell'elettricità del pensiero, che rende questo romanzo più che attuale, forse anche per le nuove crisi che stiamo attraversando.
Nasce così ESC, un Concerto In Video Emersione, per il quale abbiamo realizzato un album ispirato al libro non solo per i testi ma anche per il sound, crudo, o rude come molte volte o sempre è Altri Libertini. Tondelli è inseguito dalla puzza di provincia e ce la fa sentire, ci sta male. Il suo linguaggio è la chiave, e la libertà che ci siamo presi nella composizione dei brani e nella scelta dei suoni, dovrebbe averne lo stesso sapore. Abbiamo mantenuto la forma di 'canzone' , perchè musicalmente arrivasse dritta in faccia, senza essere solamente colonna sonora di un reading.
Il concerto vive su questa onda sonora ed emerge da un flusso video proiettato sul palco, sui musicisti, sui performers. Le immagini diventano così scenografia e presenza, memoria e propulsione.
La volontà di riconoscenza e condivisione ci regala anche il desiderio di coinvolgere amici e personalità che hanno conosciuto Pier Vittorio: saremmo davvero felici di poterli aver con noi sul palco per portare la loro testimonianza.”

"Noi siamo i vinti.
Noi che non sappiamo amare
E viviamo di sogni
E il tempo dell’illusione svanisce
lasciandoci tentennanti nel nostro dolore" (P.V.Tondelli)




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