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lunedì 12 settembre 2016

Accadde nel 1997...


Hello,
in occasione del "Progressivamente Festival", che si terrà al Planet di Roma dal 28 settembre al 2 ottobre...
… ricordiamo quella dell'11 e 12 settembre 1997 organizzata a Testaccio, con ospiti, Le Orme, Banco del Mutuo Soccorso, Revelation, il Nodo Gordiano (all'epoca con Alessandro Papotto) e il mitico John Wetton!
Due serate da ricordare...
Wazza

IL BANCO E LE ORME UN SALTO AL 'PROGRESSIVE' (recensione dalla rete)
NON E' SOLO nostalgia dei bei tempi andati, né volontà di revival fine a se stesso, ciò che ha richiamato centinaia di spettatori alla due giorni del Progressivamente Rock Festival al Testaccio Village, chiusa ieri sera con un'acclamata esibizione del veterano John Wetton. A concentrare tanta attenzione sull' evento è piuttosto l'esigenza, comune agli appassionati e agli artisti, di riappropriarsi delle proprie radici, quel formidabile concentrato di energie fervide e creative che confluirono nella 'rivoluzione progressive' dei primi anni Settanta. Più che a verificare il livello di fedeltà dei vecchi estimatori, Progressivamente Rock Festival è una di quelle occasioni in cui davvero si può misurare l'attualità di un fenomeno che, pur tra segnali discontinui, non ha mai cessato di esistere e di rinnovarsi. Non è un caso che due gruppi storici italiani, Orme e Banco, siano rimasti comunque in attività, malgrado periodi di assenza anche prolungata dal mercato discografico. E' un vuoto che si sta colmando rapidamente. Le Orme hanno pubblicato a primavera un nuovo disco, Il fiume. Il gruppo romano uscirà ad ottobre con un cd addirittura doppio, parte registrato dal vivo durante il tour giapponese del maggio scorso, parte realizzato in studio con versioni rigorosamente acustiche dei vecchi successi e un inedito. Intanto, a Testaccio, le due formazioni hanno condiviso palcoscenico e successo.

I veneti si sono presentati con due terzi della formazione originaria, il chitarrista Aldo Tagliapietra (barba e capelli ingrigiti, tunica bianca e aria da guru) e il batterista Michi Dei Rossi, con l'innesto di Michele Bon alle tastiere e di Francesco Sartori, pianista di solida preparazione classica nonché autore di Con te partirò, l' hit internazionale di Andrea Bocelli. Romantici ed evocativi come ai tempi di Felona e Sorona, sono ripartiti da quella stessa idea di suite per l'ultimo concept album, pensato come un romanzo di iniziazione. Poi il testimone è passato al Banco, ovvero Francesco Di Giacomo, voce squillante e personalità magnetica, Vittorio Nocenzi, tastiere, Rodolfo Maltese, chitarra, cui si sono aggiunte forze fresche e in perfetta sintonia strategica: la chitarra affilata di Filippo Marchegiani, il basso di Tiziano Ricci, la batteria dell'agilissimo Maurizio Masi. La formula degli incroci stilistici d' un tempo, quella sorta di ponte tra le musiche (pop, rock e jazz da un lato, espliciti riferimenti alla tradizione colta, classica e operistica dall' altro) funziona ancora benissimo. Anzi, s' è addirittura irrobustita. Lo dimostrano le efficaci riletture dei primissimi successi, R.I.P. e Metamorfosi, l'intelligente reinvenzione acustica di Emiliano, i frequenti voli strumentali, l' intesa quasi telepatica fra i musicisti. Il tutto condito da grande tecnicismo e altrettanta ironia. Applausi convinti per loro, come per i protagonisti dell'ultima serata: John Wetton, con gli ospiti Nodo Gordiano per l' omaggio ai King Crimson, e Revelation, puntualissima cover band romana dei Genesis.



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