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mercoledì 10 agosto 2016

IL BALLO DELLE CASTAGNE- SOUNDTRACK FOR UNRELEASED HERZOG MOVIE, di Stefano Caviglia


IL BALLO DELLE CASTAGNE- SOUNDTRACK FOR UNRELEASED HERZOG MOVIE
LTD to 300 copies !   CD SPQR XXXV
Black Widow Records distribution
di Stefano Caviglia

Non si può mettere in discussione la capacità compositiva dei musicisti con compongono questo gruppo.
Come è impossibile non cogliere l’autenticità della loro musica, il coraggio, forse, di far coesistere modi musicali così lontani, geograficamente, culturalmente ed anche emotivamente.
Siamo nell’epoca delle contaminazioni delle unioni e disunioni di suoni, di contrasti di modalità di porsi nei confronti del “lontano”,  dell’“altrove”.
E’ necessaria una notevole dose di sensibilità e di sensitività per saper cogliere i messaggi che arrivano da altri mondi da storie, vicissitudini, gioie, sofferenze, forse solo apparentemente lontani da noi.
E’ necessaria una grande capacità di decentramento del proprio “io”, del proprio “se” più profondo,  e traslarlo in quello che ai nostri occhi occidentali appare il “ lontano”, renderlo proprio essere là  e vedere NOI come i “lontani”.
Non può esistere vera contaminazione, unione simbiotica senza intraprendere questo difficile esercizio.
Il lavoro svolto da questi musicisti forse è il frutto di questa opera interiore che ha come risultato una domanda: chi contamina chi ?
E’ l’ovest che influenza l’est o viceversa? O forse siamo stiamo assistendo ad un evento, in questo caso musicale, dove convivono in maniera equilibrata diverse esperienze, diversi modi di sentire, di ascoltare, di relazionare, insomma di vivere?
Sotto il profilo musicale questo tentativo di unione appare in taluni casi riuscito, in altri velleitario, dando luogo a suoni che non si mescolano, così da renderli uniformi.
Si ascoltano tracce all’interno delle quali si apprezza il suono compatto di una vera band, ma nella maggior parte dei casi questa mescolanza interna manca.
Si apprezza il talento o meglio i talenti ma non si coglie la coesione.
Le atmosfere risultano gravi, pesanti, al limite dell’inquietudine, probabilmente non è un caso che tutti, o quasi tutti, i brani siano composti in modalità minore, la “famosa” modalità della tristezza, del malinconico o comunque non certo del gioioso e festaiolo.
Forse l’operazione de “Il ballo delle castagne “ è avvenuta e ha preso forma scientemente, ci hanno voluto dire come può essere difficile la convivenza la simbiosi, la coesistenza di realtà effettivamente lontane e diverse.
L’impatto emotivo, le parole scandite a volte in tono quasi minaccioso, tali da sembrare quelle di un profeta di sventura unite a sonorità oggettivamente pesanti, anche se variegate, fanno pensare da un tentativo maldestro e poco riuscito di unire mondi, storie , realtà non certo vicine e genera una domanda: dove è finita la gioia? Certo il sole muore ma la mattina dopo  si presenta lì pronto al suo posto.
Forse in questo lavoro  dei “Il ballo delle castagne “ manca questo: la luce.
Trionfa il  buio.

https://soundcloud.com/hrspqr/il-ballo-delle-castagne-in-the-garden-of-popol-vuh


Line up:
Vinz Aquarian: voice, moog
Diego Banchero: bass
Roberto Lucanato: guitar
Davide Bruzzi: electric guitar
Marina Larchi: voice
Fernando Cherchi: drum






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