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domenica 28 febbraio 2016

Fabrizio Poggi alla Carnagie Hall: commento e reportage fotografico



Non ho parole per descrivere il concerto alla CARNAGIE HALL di New Tork di Guy Davis e Fabrizio.
E’ stato talmente bello, così emozionante, che ancora non ce ne rendiamo conto.
Vi posso solo dire che Fabrizio, ad ogni assolo di armonica, ha ricevuto degli applausi così grandi da sembrare un boato gigantesco. Una cosa indescrivibile.
Una giornalista americana ha scritto: “Fabrizio Poggi took the stage at Carnagie Hall with Guy Davis and  wowed the crowd”.
Io ero alle lacrime. Quel posto è davvero magia pura.
Fabrizio era l’unico italiano sul palco (e uno dei pochi europei), e ha condiviso la scena con Guy Davis e con alcune leggende della musica d’oltreoceano, artisti del calibro di Buddy Guy, Eric Burdon, Edgar Winter, Marky Ramone (il batterista dei Ramones), Jon Cobert (che suonò il pianoforte su “Imagine” di John Lennon), Mark Rivera (sassofonista di Billy Joel) e tantissimi altri grandi artisti.
Ovunque ti giravi, nei corridoi, trovavi le gigantografie di Billie Holiday e Duke Ellington; nei camerini trovavi i pianoforti a coda rigorosamente Steinway; nel legno del palco, ovunque i tuoi occhi si girassero, si riempivano di lacrime emozionate.
Il backstage era pieno di artisti stellari, da Edgar Winter a Marky Ramone. Avvicinarsi a Eric Burdon, salutarlo dicendogli che vieni dall’Italia e lui che si mette a cantare: “ Bell’ammore, Bell’ammore”… beh, come dice una celebre pubblicità, non ha prezzo! Ma questa è un’altra storia.

Lascio la parola alle immagini che descrivono, seppur in minima parte, l’avverarsi di un grandissimo sogno per Fabrizio (e un po’ anche per me): quello di suonare a Carnagie Hall…
Angelina


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