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giovedì 10 settembre 2015

Ozzy & Randy Rhoads, di Giuseppe Scaravilli


Don Airey potè diventare il nuovo tastierista dei Deep Purple solo perché si salvò da una brutta (quanto assurda) avventura agli inizi degli anni ’80: era in tour con Ozzy Osbourne (che, coi suoi primi due dischi, stava riscuotendo più successo rispetto ai Black Sabbath senza di lui), ed il bus sul quale in quei giorni viaggiava la band negli USA fece una sosta in un un prato. L’autista conosceva un tizio che possedeva un piccolo aeroplano, era in grado di pilotarlo, e propose a vari componenti della band e dell’entourage di fare un giro. Don Airey partì con il primo gruppetto, ed atterrò poco dopo sano e salvo.
Ma nessuno sapeva che quell’autista-pilota era in realtà un alcolizzato privo anche del patentino per volare. Ed al secondo gruppo non andò altrettanto bene. Dopo qualche evoluzione il piccolo aereo squarciò il tetto del tour bus ed andò a schiantarsi un po’ più lontano, in una nuvola di fuoco. Tutti gli occupanti, compreso Randy Rhoads (il chitarrista di Ozzy) persero la vita. Lo stesso Ozzy, che stava dormendo nel bus con la moglie (figlia del suo manager) fu svegliato di soprassalto da quella botta sul tetto e, tra le fiamme, si gettò fuori, portando con sé la sua signora (che tale è ancora oggi), certo che si fosse trattato di un incidente stradale: non sapeva che il bus era fermo in un campo, e rimase sorpreso dal il fatto di non essersi ritrovato sull’asfalto della strada. Fece comunque in tempo a vedere l’aeroplano esplodere, senza capire e senza credere ai propri occhi.
Ancora più difficile fu riuscire ad accettare la perdita di Randy: Ozzy aveva trovato in lui il partner ideale, ed era rimasto senza parole quando aveva assistito alla sua audizione, quando era alla ricerca di un chitarrista. Inoltre Randy Rhoads era un bravo ragazzo e non (per ammissione dello stesso Osbourne) uno di quei tipi “fuori di testa” (a cominciare da lui stesso!) che erano soliti gravitare nell’orbita dell’ hard rock. Giusto la sera prima, addirittura, lo stesso Randy aveva comunicato all’ex Sabbath che avrebbe lasciato la band (insieme ai lauti guadagni annessi) per dedicarsi allo studio e all’insegnamento della chitarra. Era legatissimo alla madre, e a lei aveva dedicato un brano molto toccante. John “Ozzy” Osbourne si era molto affezionato a lui, e non riusciva a capire perché quella fine fosse dovuta capitare proprio a Randy. Da allora non smise mai, ogni anno, di mandare fiori sul luogo del suo ultimo riposo.



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